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Una Vita Movimentata
(9 Febbraio, 1921 - 4 Febbraio, 2014)

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Non e' facile descrivere la personalita' e i successi di Cicely poiche' fin da piccola ha sempre preferito rimanere nell'ombra, mai al centro dell'attenzione. Per questo motivo il suo modo di interagire con il mondo non era vistoso, ma invece piuttosto delicato. Incontrandola per la prima volta si avrebbe l'impressione di una persona riservata e gentile, ma dietro questa facciata tranquilla si nascondeva un lato piu' inquieto, come vedremo in seguito. Il suo approccio delicato alla vita spesso lasciava un segno profondo su coloro che la conoscevano bene, proprio per quella forza nascosa dietro alla suo modo di essere delicato e gentile.

Cicely era, fin da tenera eta', molto matura in senso spirituale, e gia' all'eta' di 14 anni mostrava i tratti caratteriali di altruismo, compassione e generosita'. Si rapportava in modo piuttosto sofisticato sia con i coetanei che con agli adulti. I suoi principi morali la portavano a discutere con i compagni di scuola su argomenti umanitari o su i diritti degli animali, ma il piu' delle volte preferiva tenersi per se le proprie opinioni per non creare acrimonia. Prestava attenzione alle esigenze dei suoi genitori, ed era ansiosa di accontentarli. Desiderava, soprattutto, mantenere rapporti armoniosi con tutti.

Crescendo, Cicely maturo' la convinzione che un atteggiamento compassionevole poteva agire come strumento di trasformazione positiva in un mondo sofferente e tormentato. Di fronte ad una persona sofferente o in difficolta', mostrava sempre una grande forza d'animo ed uno spirito di ottimismo ed incoraggiamento. Credeva fermamente nell'indulgenza di una Forza Maggiore nei momenti di difficolta', e la invocava per conto di amici e parenti in difficolta'. Molti amici si avvalsero della sua interminabile disponibilita' e del suo atteggiamento incoraggiante e ottimista. Inoltre, adorava la Natura, ed era sempre meravigliata dalla sua bellezza, dagli alberi ai fiori, dai tramonti ai neonati. Molta della sua forza interiore proveniva dalla sua comunione con la Natura.

La sua vita si dipano' in quattro fasi distinte. Gli anni di Le Vesinet (0 - 14 anni), gli anni della guerra (15 - 27 anni), gli anni a New York (28 - 40 anni) e gli anni a Roma (41 - 83 anni). Una fase supplementare si svolse in Inghilterra e a New York con delle sfide che descrivero' nell'epilogo.

Gli anni di Le Vesinet (1921 - 1935)

Cicely trascorse la gioventu' a Le Vesinet, un piccolo sobborgo di Parigi dove si erano stabiliti i genitori inglesi. Completamente bilingue, assorbi' con naturalezza entrambi le culture. Acquisi' la riservatezza e compostezza degli inglesi, ma anche l'esuberanza piu' tipica dei francesi. Questi primi anni furono caratterizzati da forti legami con i vari parenti quasi tutti residenti nella stessa strada. La sua personalita' fu forgiata dal carattere forte e affettuoso della madre, e da un padre scherzoso e premuroso, oltre che dalla presenza di un fratello e due sorelle, e da varie zie e zii piuttosto intelligenti e intraprendenti. Si rivelo' presto quale persona caritatevole e premurosa, con un interesse per le arti. Studio' il pianoforte e il violino, si esibi' in un piccolo gruppo di danza, sperimento' con il disegno e la pittura, e impegno' molte ore con l'uncinetto o l'ago, con la quale cuciva i propri vestiti, attivita' molto comune a quell'epoca. Era diligente con il lavoro di casa e di scuola, impegnandosi con fervore in tutto cio' che intraprendeva. Era ansiosa di perseguire una professione appagante. Poi, nel 1935, data la crescente instabilita' politica in Europa, la famiglia Myers decise di rimpatriare in Inghilterra, e la vita di Cicely prese una nuova direzione.

Gli Anni della guerra (1936 - 1948)

La sua natura irrequieta non la permise di adattarsi con facilita' al sistema scolastico britannico. Le lezioni le sembravano o noiose o stressanti. Amava l'aria aperta, e sogno' di diventare un'assistente su una fattoria, in mezzo ai cavalli e alla natura. Era desiderosa di viaggi e avventura. Ma l'incipienza della Seconda Guerra Mondiale la costrinse a scelte difficili. Dopo un breve periodo di lavoro su una fattoria in Cornovaglia, fu ispirata da una cugina infermiera ad intraprendere la carriere infermieristica. Questa professione correlava bene con il suo lato compassionevole. Dopo un periodo di addestramento presso l'ospedale King Edward VII a Windsor, nel Berkshire, sprosegui' gli studi a York, nel Yokshire, per specializzarsi come infermiera psichiatrica. Questi anni di apprendistato erano anni di autoabnegazione e totale dedizione ai pazienti. Affino' le sue capacita' empatiche verso le persone sofferenti, ma il continuo contatto con i malati mentali la portarono gradualmente all'esaurimento psico-fisico. Nel 1946, incoraggiata dalla madre, si distacco' da questo ambiente. Gradualmente le torno' la voglia di spiegare le ali e cercare l'avventura. Decise cosi', nel 1948, di partire per l'America, con l'intenzione di trovare lavoro come infermiera. Fu incoraggiata da vecchi amici di famiglia dai giorni di Le Vesinet, che ora risiedevano a Weston, Connecticut, e che offrirono di ospitarla per i primi mesi. Si imbarco' quindi per Boston, e comincio' cosi' la sua nuova vita negli Stati Uniti.

Gli anni di New York (1949 - 1961)

I primi tempi in America non furono facili per Elizabeth. Le procedure ospedaliere erano diverse da quelle britanniche, ma riusci' infine a trovare lavoro in ospedali specializzati nel Massachusetts, nel Connecticut e a New York. I turni di lavoro erano faticosi e lunghi, richiedenti grande impegno fisico. Si ritrovo' socialmente a frequentare prevalentemente gli italo-americani, che erano vicini alle sue radici francesi, e fu corteggiata da diversi professionisti di origine italiana. Uno di questi fu il giornalista italiano Renzo Nissim. Questo connubio tra una riservata ragazza inglese 35enne, ed un estroverso scapolo italiano 49enne poteva sembrare alquanto improbabile, ma invece si rivelo' un'unione straordinariamente compatibile a complementare. Si sposarono nel 1956 e si trasferirono in un comodo appartamento a due passi dal Greenwich Village di New York. La loro vita sociale fu ricca ed interessante, con molte solide amicizie. Incoraggiata da Renzo, Elizabeth lascio' lo stressante lavoro di infermiera e si dedico' alla casa. Ma nel contempo, Renzo si stava stancando di New York, e nel 1959 entrambi cominciarono a pensare, in parte spinti dalla nostalgia per il Vecchio Continente, di ritornare in Europa.

Gli anni Romani (1962 -2004)

Questo lungo e stimolante periodo comincio' verso il 1962, in corrispondenza con la nuova carriera pittorica di Renzo. Tra il 1959 e il 1961 Elizabeth e Renzo divisero la loro residenza tra l'appartamento di New York, un'appartamento a Roma e la famiglia di Elizabeth a Londra, e finirono per stabilirsi a Roma dove Renzo aveva iniziato a collaborare con la RAI. Intanto Elizabeth era completamente assorbita dalla sua nuova occupazione di mamma, dopo la nascita del primo figlio Robert, nato nel 1958. Nel 1965 nacque il secondo figlio Martin ed Elizabeth si dedico' anima e corpo al loro benessere. Negli anni seguenti, spesso riferi' a quegli anni come i piu' felici ed appagnati della sua vita. Questa vocazione di madre e moglie soddisfava perfettamente il suo bisogno di essere di servizio agli altri. Man mano che i figli crebbero e diventarono piu' indipendenti, Elizabeth si dedico' sempre di piu' a varie attivita' di carattere sociale. Si offri' volontaria presso i Rome Samaritans, e divenne un membro attivo di Amnesty International. Frequento' diligentemente varie chiese di lingua inglese a Roma dove fece nuove amicizie e fu sempre pronta ad assistere i membri piu' anziani qualora avessero bisogno di assistenza con la mobilita', o semplicemente di una presenza amica.

La sua vita era movimentata ma anche appagante. Ogni estate fu trascorsa con Robert e Martin al mare, spesso raggiunti da parenti ed amici, e molti inverni inclusero una settimana bianca in montagna. Promuoveva ardentemente l'aria aperta per i suoi benefici sulla salute, ed incoraggiava i figli ad intraprendere svariate attivita' fisiche. Era da molti anni una assidua praticante di Yoga, e quasi sempre correva da un posto all'altro, anche con le buste della spesa in mano!

Il 1997 fu un anno di profondo cambiamento, con la morte, a 90 anni, di Renzo. Improvvisamente svani' un importante punto di riferimento della sua vita, e si ritrovo' sola. Tuttavia, prosegui' con coraggio e ottimismo con le varie attivita' della sua vita, compresa una classe di conversazione inglese, condotta insieme alla sua amica Isabella. Ma ora la casa sembrava piu' grande e le giornate apparivano piu' lunghe. Poi, coincidentalmente, Robert e la sua compagna di allora si divisero, e lui torno' a vivere a casa. Fu una sistemazione di reciproco beneficio che duro' 5 anni, finche' una sera d'estate, improvvisamente, crollo' il soffitto della cucina, sotto il peso di 50 anni di accumulo di guano di piccioni. Questo inaspettato evento porto', inevitabilmente, alla decisione di lasciare, dopo 36 anni, la singolare casa di Via Dehon e trasferirsi altrove. Cicely decise di andare a vivere in Inghilterra nella casetta a Weybridge, nel Surrey, acquistata molti anni prima da sua madre.

Epilogo (2005 - 2014)

I primi sei mesi in Inghilterra furono trascorsi molto felicemente nella casa di Martin a Oxford, ed in questo periodo Martin si occupo' di ristrutturare la casetta di Weybridge. Cicely si trasferi li nel 2005, il giorno del suo compleanno. Tutto sembrava sistemato per il meglio quando improvvisamente ebbe una grave emorragia cerebrale. Ma grazie alla sua fibra forte e lo spirito coraggioso, fece in sei mesi un recupero quasi completo! Ma Robert fu profondamente scosso da questo evento, e decise di viaggiare oltreoceano fino a 4 volte l'anno per farle compagnia ed assisterla. Da molti decenni, Cicely soffriva di una considerevole perdita dell'udito, e questo le rendeva difficili le relazioni socali ed in particolare il consolidamento di nuove amicizie. Purtroppo non fece nuove amicizie a Weybridge, forse dovuto anche al fatto che aveva lasciato un pezzo di cuore a Roma. Ma le frequenti visite di Robert, e la vicinanza di Martin le davano coraggio, ed i successivi 8 anni passarono in modo molto soddisfacente.

Ma in questi anni, dopo l'emorragia, si insinuo' una lento ma graduale processo di perdita della memoria che procuro' a Cicely un grande senso di disagio. Per tutta la vita era sempre stata attiva, organizzata, coinvolta con l'assistenza di altre persone, ed in grado di offrire ospitalita' ad amici e parenti nella sua abitazione. Ma con l'avvento di questa confusione mentale, fu sempre piu' difficile gestire eventi quotidiani al di fuori da una stretta 'routine', e divenne progressivamente piu' infelice. Bisognava fare qualcosa per alleviare la situazione, e nel 2013 fu deciso che Robert e Cathy l'avrebbero ospitata nel loro appartamento a New York. Quindi, a Luglio del 2013, Robert porto' Cicely a New York, e comincio' una nuova fase. Dopo qualche settimana di acclimatazione, Cicely si adeguo' con molta grazia ad una vita senza solitudine, passeggiando quotidianamente con Robert, collaborando in cucina con Cathy, e cenando in compagnia davanti alla TV.

Ma gli sconcertanti segnali di una incipiente demenzia si manifestavano con sempre maggiore insistenza. Il futuro non si preannunciava molto allegro. Cicely si sentiva di peso agli altri. Poi accadde qualcosa di provvidenziale. Le fu diagnosticato un melanoma molto raro, ed alquanto aggressivo, e Cicely Elizabeth spiro' molto serenamente e tranquillamente il 4 Febbraio 2014, cinque giorno prima del suo 93esimo compleanno. Cicely visse una vita inusuale e incantata, e dimostro', attraverso il suo esempio, che attraverso la pratica della gentilezza e della generosita', oltre che del coraggio e dell'integrita', si puo' vivere una vita appagante fino all'ultimo. Ci manchera' molto, ma rimarra' viva a lungo attraverso le storie e i ricordi di amici e parenti.

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